Bene, anzi no, male.
Capita che tu, moglie di persona con ictus, chieda un supporto psicologico ai servizi territoriali perche’ aiutino tuo marito che ha disturbi di comunicazione e conseguentemente è abbattutto, depresso, demotivato.
Capita che ti procuri la richiesta medica perche’ sei diligente e speranzosa.
Capita che arrivi all’appuntamento e ti si pari davanti un medico che ti dice “Mi spiace signora, noi non offriamo questo servizio perche’ non abbiamo personale. Pero’ se vuole…POSSO DARLE UN FARMACO!”
Quel che passa il Convento 2
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capita che la moglie di un afasico chieda al centro di riabilitazione dove il marito, a pochi giorni dall’ictus, è seguito da una logopedista, chieda un supporto psicologico per poter affrontare la situazione in modo consapevole.La risposta è una serie di test al marito afasico, la cui restituzione viene data solo a lui, senza mai incontrare la moglie.Capita anche che l’afasico venga dimesso da un giorno all’altro, senza avvisare nessun familiare. Nella relazione della psicologa c’è scritto che l’afasico comprende completamente e non necessita più di terapia!Capita ancora che, sono passati due anni e sono due anni che vorrei tornare da questa sedicente psicologa e chiedere conto di un comportamento così poco professionale, verso un afasico grave e verso la famiglia. Non ci sono ancora riuscita. Ma ci penso a volte che vorrei togliermi un sassolino dalla scarpa…..adesso ce la farei, ma due anni fa, no, ero a pezzi. Sì, perchè la moglie sono io, apparentemente forte e combattiva: ma le forze in certi momenti le devi usare per altro e non per difenderti dai sedicenti “terapeuti”, che usurpano tale nome.