Come ogni martedi, oggi ho risposto per due ore allo Sportello telefonico Afasia.
Sono sommersa dalle storie incredibili di viaggi della speranza, diagnosi poco chiare, confusioni sapientamente orchestrate dai servizi …Ciò che trattengo è la grande, infinita determinazione dei familiari …di mogli, madri, figli e figlie (per lo piu’) che, nonostante le neghittosità dell’ambiente circostante, persistono nella ricerca del benessere.Sono persone spesso confuse da anni di ricerca affannosa che le hanno sfiancate ma non abbattute. Insistono nel cercare, nel dare fiducia salvo magari poi ricredersi, consapevoli, come me del resto, che dal pantano ci si puo’ levare, un pezzo alla volta, ogni giorno di piu’.
Ma occorre sapere, avere elementi sulla base dei quali prendere decisoni, organizzare viaggi, spostamenti e soprattutto argomentazioni chiare e oneste che rispettino il nostro legittimo diritto a partecipare a tutto cio’ che ci riguardi, in modo attivo e consapevole.
Attraverso il blog e lo sportello, sento che a poco a poco si sta stringendo una allenza fra chi di noi vive le contraddizioni di questo tempo sincopato con un forte disagio ma contemporaneamente crede fermamente al fatto che “dove c’e’ un desiderio c’e’ una strada …”
Se vogliamo passare dal semplice sopravvivere al vivere pienamente, iniziamo a farlo!
Ora, adesso.