Cura è quindi coscienza di sé, è arte filosofica, è inesausta pratica di ri-assoggettamento a se stessi mediante autonalisi. In seguito, nel pensiero contemporaneo, indicherà il sentirsi e percepirsi nel mondo anche per essere notati dal mondo, dagli altri. Verso i quali l’andamento della cura – oggi il lavoro di cura – è un doppio movimento: infatti un buon rapporto con la propria vita, con se stessi, pur nella fatica e nella sofferenza della ricerca, è condizione senza la quale non si dà luogo a sopravvivenza umana e professionale dinanzi al dolore estremo (D. Demetrio, 2001)
La dimensione etica e morale della cura
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