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L’ictus è un disturbo improvviso della circolazione cerebrale. Può accadere che un vaso cerebrale si rompa provocando una emorragia oppure si chiuda e non permetta l’afflusso di sangue ad una zona del cervello, più o meno estesa (ischemia). In entrambi i casi in seguito a questa evento le cellule nervose possono subire un danno irreversibile.
Le persone possono avere difficoltà a muovere il braccio e/o la gamba destra (paresi o plegia), a soffiare, gonfiare le guance, deglutire (disfagia), impossibilità a controllare la perdita di saliva, difficoltà a sentire il caldo e il freddo, riconoscere ad occhi chiusi la posizione di parti del proprio corpo, vedere gli oggetti situati alla destra del campo visivo (emianopsia), sensazione di “stordimento” che rende incapaci di concentrarsi a lungo.
La complicanza più frequente è la depressione. Le persone diventano tristi e piangono facilmente. Si sentono stanche e inutili. Hanno problemi di insonnia e di inappetenza. Non si curano della propria persona e non vogliono partecipare alle attività della vita quotidiana. La depressione ha molte cause. E’ legata alla sede del cervello colpita dall’ictus ma è anche la conseguenza delle difficoltà incontrate dopo l’ictus (la perdita del lavoro, l’allontanamento degli amici. le difficoltà economiche, la dipendenza dai familiari). Se ci sentiamo depressi, parliamone con la logopedista e contattiamo il medico curante o uno specialista (neurologo, psichiatra) per decidere insieme se iniziare una terapia farmacologica e cerchiamo una associazione all’interno della quale partecipare a a sedute individuali o di gruppo, che ci aiutino ad adattarci alla nuova condizione
Per capire meglio cosa succede durante un ictus, vi proponiamo una Video animazione creata da Vaibhav Goswami per TED-Ed ( impostare traduzione automatica sottotitoli )
Quale è il percorso generalmente legato all’esperienza dell’ictus?
L’ictus è un tornado! Dall’Ospedale si va al Centro di Riabilitazione, poi si torna casa ma la terapia continua per mesi. Dove andare, a chi rivolgersi, quali sono le prospettive?
Per conoscere nel dettaglio cosa accade nelle varie fasi di malattia e durante il percorso di cura, consigliamo di leggere il Manuale del Familiare creato da un gruppo di caregiver americani. Speriamo possa fornire suggerimenti a chi vive la stessa avventura e ha bisogno di capire.
La roadmap del recupero
Il Viaggio durerà per il resto della vita della persona. Anche le soste sono importanti. Una buona organizzazione permetterà di contenere i costi.
Il mio Ictus
Una biologa americana nel pieno della sua vita di scienziata viene colpita da emorragia cerebrale. Qui racconta la sua esperienza e il percorso di guarigione che ha scoperto da sola
Cosa sono le Reazioni Catastrofiche ?
Se ti prendi cura di persone che hanno subito un ictus o un trauma cranico o soffrono demenza, è probabile che tu abbia assistito a una reazione catastrofica.
Queste crisi violente di rabbia e terrore, accadono poiché c’è un danno alle parti del cervello che aiutano le persone a comunicare e dare un senso alle cose che avvengono.
Anche se non avete alcun controllo su quello che succede nel cervello del vostro caro, avete il controllo dei vostri comportamenti e delle vostre reazioni in quel preciso momento. Queste hanno il potenziale per cambiare il corso dell’evento! Ma dovete essere informati e capire di cosa si tratta
Chi sono i soggetti a rischio? Come si affrontano? E’ possibile prevenirle?
A queste e altre domande rispondiamo fornendovi materiale da ascoltare e leggere. Buona visione!
Riprendere l’attività sessuale dopo un ictus
Sei frustrato dalla mancanza di romanticismo nel vostro rapporto dopo un ictus?
Senti la necessità di una maggiore vicinanza e intimità sessuale con il tuo partner?
Ecco qualche utile contributo e qui sotto il pulsante per accedere al corso gratuito
Non riesci a deglutire dopo un ictus ? 5 passi per affrontare la Disfagia
Cosa sappiamo delle crisi epilettiche dopo un ictus ?
Le persone che hanno avuto un ictus possono manifestare movimenti involontari diffusi alla metà del corpo. Le crisi epilettiche sono abbastanza frequenti nelle prime settimane dopo l’ictus e possono essere controllate da una specifica terapia farmacologica
Vivere delle crisi epilettiche dopo l’ictus o vedere qualcuno che ha un attacco può essere un’esperienza spaventosa.
Questo effetto collaterale post-ictus dovrebbe essere preso molto sul serio, e sia i sopravvissuti all’ictus che i caregivers dovrebbero essere pienamente istruiti su come gestire un attacco se e quando succede (NdR nella nostra esperienza la quasi totalità dei familiari non è stata informata del rischio e al momento dell’eventuale crisi epilettica, vive momenti terribili non capendo cosa stia succedendo e temendo un nuovo ictus)
In questo articolo, imparerai perché le crisi si verificano dopo l’ictus e cosa fare se accadono.
È importante che tutti siano ben informati sulla gestione delle crisi, quindi informa tutti i tuoi conoscenti/familiari!
Articolo su “Tutto quello che c’è da sapere sugli attacchi epilettici dopo l’ictus“
Approfondimento in italiano : Guida pratica per la gestione del paziente affetto da epilessia
Testimonianze dal Fronte
Vivere l’esperienza dell’ictus è come stare in guerra ? O forse sotto un cataclisma, un terremoto ?
Chi può dirlo, se non chi ci è passato? Troppo spesso le descrizioni dell’ictus sono mediche, fredde e prive di esperienza vissuta.
In tanti anni di lavoro terapeutico con persone che hanno avuto un ictus, ho raccolto diverse testimonianze. Perché non possiamo essere sempre e solo noi professionisti a parlarne, noi che vediamo l’esperienza da fuori. Sotto il nostro sguardo “diagnostico”.
Quelli che seguono sono punti di vista di pazienti ricoverati presso centri di Riabilitazione o residenti al proprio domicilio, ai quali ho proposto una Intervista Etnografica su vari temi. Si tratta di un colloquio che incoraggia l’intervistato a fornire informazioni che ritiene rilevanti, piuttosto che rispondere a domande presentate dall’intervistatore. Questo stile di intervista fornisce preziose informazioni sulle percezioni, i punti di vista, i desideri e le aspettative del paziente
Il Tutor di Famiglia nell’Ictus: chi è e cosa può fare
Capire e analizzare i problemi
Una chiara definizione dei problemi porta a una migliore comprensione della situazione. Occorre riflettere insieme sulle possibili conseguenze di ogni soluzione e scegliere la migliore
Navigare nella complessità
Per recuperare una buona Qualità di Vita occorrono informazioni su misura, buoni servizi di sanitaria ma anche strategie positive di coping, stili di vita sani e attività fisica. Un mondo di risorse da scoprire, grazie all’aiuto dei vostri Consulenti
Prendere le decisioni
Avere una malattia cronica o vivere con una persona che ha una disabilità post-ictus impone decisioni importanti. Occorre migliorare le competenze per far fronte a questa necessità