[et_pb_section fb_built=”1″ admin_label=”section” _builder_version=”3.22″][et_pb_row admin_label=”row” _builder_version=”4.5.3″ background_size=”initial” background_position=”top_left” background_repeat=”repeat” link_option_url=”https://youtu.be/fIedY_GJqUI”][et_pb_column type=”4_4″ _builder_version=”3.25″ custom_padding=”|||” custom_padding__hover=”|||”][et_pb_text admin_label=”Text” _builder_version=”4.5.3″ background_size=”initial” background_position=”top_left” background_repeat=”repeat”]
Le disabilità croniche come l’afasia sono una sfida morale, perché ci costringono a confrontarci con la domanda: ‘Come dovrebbe essere una buona società‘ ?
Quelli di noi che stanno “temporaneamente bene” dovrebbero lottare per ridurre la fragilità universale e l’incertezza della condizione umana.
I problemi etici associati all’afasia incarnano le sfide poste dalla disabilità cronica ad una società sempre meno inclusiva
[/et_pb_text][/et_pb_column][/et_pb_row][/et_pb_section]